Sri Jagadisa Pandita
13 GENNAIO 2024 - Scomparsa
22 GENNAIO 2024 - Apparizione
Sri Jagadisa Pandita
Jagadisa Pandita visse vicino a Jagannatha Misra, il padre del Signore Caitanya, a Sridhama Mayapur. Jagadisa Pandita aiutò il Signore Caitanya a diffondere il movimento del sankirtana (il canto congregazionale del santo nome di Krishna) a Jagannatha Puri.
C.C. Adi 11.30
jagadisa pandita haya jagat-pavana
krishna-premamrita varse, yena varsa ghana
TRADUZIONE
Jagadisa Pandita, il quindicesimo ramo dei seguaci di Sri Nityananda era il liberatore del mondo intero. L'amore devozionale per Krishna fluiva da lui simile a un torrente di pioggia.
SPIEGAZIONE
Sia la Caitanya-bhagavata, sia la Caitanya-caritamrita, contengono descrizioni di Jagadisa Pandita. Egli era originario del villaggio di Yasada-grama, nel distretto di Nadia, nei pressi della stazione ferroviaria di Cakadaha. Suo padre, il figlio di Bhatta Narayana, si chiamava Kamalaksa. Padre e madre erano grandi devoti di Sri Visnu, e dopo la loro morte Jagadisa con sua moglie Duhkhini e col fratello Mahesa, lasciò il luogo di nascita e venne a Sri Mayapur per vivere in compagnia di Jagannatha Misra e di altri vaisnava. Sri Caitanya chiese a Jagadisa di recarsi a Jagannatha Puri per predicare il movimento dell'hari-nama-sankirtana. Tornato da Jagannatha Puri, su ordine del Signore Jagannatha, Jagadisa stabilì la Divinità di Jagadisa nel villaggio di Yasada-grama. Si dice che quando Jagadisa Pandita portò la Divinità a Yasada-grama, legò la pesante Divinità a un bastone e la portò così al villaggio. I sacerdoti del tempio mostrano ancora il bastone usato da Jagadisa Pandita per trasportare la Divinità di Jagannatha. Nei nitya-lila di Sri Krishna, Jagadisa Pandita serve come 'il danzatore di nome Candrahasa' o una naga-patni (moglie di Kaliya).
C.C. Adi 14.39
vyadhi-chale jagadisa-hiranya-sadane
visnu-naivedya khaila ekadasi-dine
TRADUZIONE
Facendo finta di essere ammalato, il Signore chiese di avere alcune vivande dalla casa di Hiranya e Jagadisa nel giorno di Ekadasi.
SPIEGAZIONE
Il Caitanya-bhagavata, Adi-lila, capitolo quattro, dà la descrizione completa dell'episodio in cui il Signore accettò il visnu-prasada nel giorno di Ekadasi nella casa di Jagadisa e Hiranya. Nel giorno di Ekadasi si offre a a Visnu un prasada regolare perché in quel giorno il digiuno è raccomandato per i devoti, non per Sri Visnu. Una volta, nel giorno di Ekadasi nella casa di jagadisa e Hiranya Pandita erano stati organizzati dei preparativi per offrire a Sri Visnu un prasada speciale. Sri Caitanya Mahaprabu allora, pregò Suo padre di andare là per chiedere il visnu-prasada dicendo che non si sentiva bene. La casa di Jagadisa e Hiranya Pandita era ad una distanza di circa tre chilometri dalla casa di Jagannatha Misra. Perciò, quando Jagannatha Misra, su richiesta di Sri Caitanya Mahaprabhu, andò a chiedere il prasada a Jagadisa e Hiranya, questi rimasero stupiti. Come poteva capire il ragazzo che per Sri Visnu era stato preparato un prasada speciale? Essi conclusero immediatamente che il piccolo Nimai doveva avere un potere mistico soprannaturale. Altrimenti come avrebbe potuto sapere che essi avevano preparato un prasada speciale? Perciò inviarono immediatamente il cibo a Sri Caitanya Mahaprabhu attraverso Suo padre, Jagannatha Misra. Nimai si sentiva ammalato ma subito dopo aver gustato il visnu-prasada Si ristabilì e distribuì il prasada ai Suoi compagni di gioco.
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