Sulla Bhagavad-gita così com'è
Gli studiosi elogiano la
"Bhagavad-gita così com’è"
di Srila Prabhupada
Subito dopo la pubblicazione della "Bhagavad-gita così com'è" ci fu l’approvazione della critica, con eruditi e letterati allora famosi che lodavano l’opera di Srila Prabhupada.
È un’opera profondamente sentita, concepita con forza e spiegata con chiarezza. Non so se lodare di più questa traduzione della Bhagavad-gita, il suo originale metodo di spiegazioni o l’incessante fertilità delle sue idee. Non ho mai visto nessuna altra opera sulla Gita con una interpretazione ed uno stile così significativi. …Per molto tempo essa occuperà un posto importante nella vita intellettuale ed etica dell’uomo moderno.
Dott. Shaligram Shukla
Professore di Linguistica alla Georgetown University
È fuori discussione che questa edizione sia uno dei migliori testi disponibili sulla Gita e sulla devozione. La traduzione di Prabhupada è una miscela ideale di accuratezza letteraria e di approfondimento religioso
Dott. Thomas J. Hopkins
Professore di Religione al Franklin and Marshall College
Nessuna opera di tutta la letteratura indiana è più citata, perché in occidente nessuna è più amata della Bhagavad-gita. La traduzione di una tale opera richiede non solo conoscenza del sanscrito, ma intima comprensione dell’argomento e grande abilità nell’uso della parola. Poiché il componimento in versi è una sinfonia in cui Dio è visto in ogni cosa, lo Swami ha reso un vero servizio agli studenti rivestendo l’amato poema indiano con una fresca interpretazione. Qualunque sia il nostro modo di vedere, dovremmo essere grati per la fatica che ha portato a questa opera illuminante.
Dott. Geddes MacGregor
Emerito Professore di Filosofia alla University of Southern California
Posso dire che nella Bhagavad-gita Così Com’è ho trovato spiegazioni e risposte alle domande che mi ero sempre posto riguardo all’interpretazione di questa opera sacra, di cui ammiro profondamente la disciplina spirituale. Se l’ascetismo e l’ideale degli apostoli che formano il messaggio della Bhagavad-gita così com’è fossero più diffusi e più rispettati, il mondo in cui viviamo si trasformerebbe in un posto migliore, più fraterno.
Dott. Paul Lesourd Autore
Professore Onorario alla Università Cattolica di Parigi
Il mondo degli eruditi è nuovamente in debito con A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada. Sebbene la Bhagavad-gita sia stata tradotta molte volte, Prabhupada con i suoi commenti aggiunge una traduzione di singolare importanza.
Dott. J. Stillson Judah Professore di Storia delle Religioni e Direttore della Libraries
Graduate Theological Union Berkeley in California
La Bhagavad-gita, uno dei più grandi testi spirituali, non fa ancora parte del nostro ambiente culturale. Questo probabilmente non è dovuto tanto al fatto che è straniera quanto perché di essa non avevamo quel genere di commento così efficacemente interpretativo a cui Swami Bhaktivedanta ha provveduto, un commento scritto non solo dal punto di vista di un erudito, ma da quello di un praticante, di un devoto dedicato per tutta la sua vita.
Denise Leverto, Scrittrice
Al crescente numero di lettori occidentali interessati al pensiero classico vedico è stato offerto un grande servizio da parte di Swami Prabhupada. Portandoci una nuova e viva interpretazione di un testo già conosciuto da molti, egli ha accresciuto moltissimo la nostra comprensione.
Dott. Edward C. Dimock Jr.
Dipartimento di Linguaggio e Civilizzazione dell’Asia del Sud Università di Chicago
Sono molto impressionato dall’erudita ed autorevole edizione della Bhagavad-gita di A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada. È un’opera preziosa sia per gli studiosi sia per l’uomo normale ed è di grande utilità sia come libro di riferimento che come libro di testo. Io raccomando vivamente questa edizione ai miei studenti. È un libro molto ben fatto.
Dr. Samuel D. Atkins
Professore di Sanscrito all'Università di Princeton
Che il lettore sia un adepto dello spiritualismo indiano o no, una lettura della Bhagavad-gita Così Com’è sarà estremamente proficua. Per molte persone questo sarà il primo contatto con l’India autentica, l’antica ed eterna India.
Francois Chenique
Professore di Scienze Religiose Istituto di Studi Politici
Sono molto emozionato di vedere la pubblicazione della Bhagavad-gita Così Com’è di Sri Bhaktivedanta Swami Prabahupada. Questa opera contribuirà a fermare l’inganno di falsi guru e yogi non autorizzati e darà a tutti un’opportunità di capire il vero significato della cultura orientale.
Dr. Kailash Vajpeye
Direttore degli Studi Indiani Centro per gli Studi Orientali Università del Messico
Altre Storie della Gita della Macmillan
Per poter far parte della serie dei classici spirituali della Macmillan, la Gita di Prabhupada doveva essere conforme ad una certa dimensione e ad un certo stile, il che significava che doveva essere ridotta dal suo manoscritto di mille pagine a poco più di trecento pagine. Cosa fare? Prabhupada l’avrebbe accettato? Brahmananda fu sorpreso quando il suo maestro spirituale gli disse: “Fai tutto quello che vuole l’editore; ma i nostri uomini devono preparare il testo in modo che il significato non cambi.” Hayagriva e Rayarama, due tra i più colti discepoli di Prabhupada, prepararono il testo per la pubblicazione e consegnarono alla Macmillan la copia ridotta della Gita prima della scadenza del termine. Prabhupada però chiarì che desiderava che in seguito venisse pubblicata la versione integrale, non ridotta.
Brahmananda scrisse a famosi letterati, poeti ed eruditi religiosi, nella speranza che essi avrebbero dato il loro contributo con prefazioni all’opera di Prabhupada per aumentarne le prospettive di vendita. Si rivolse a Thomas Merton, ad Allen Ginsberg, a Denise Levertov e ad Allan Watts. Tutti ad eccezione di Watts acconsentirono. Nella sua risposta a Brahmananda, Watts scrisse che la filosofia di Prabhupada di presentare la Gita “così com’è” senza interpretarla, era di per sé un’interpretazione e perciò disonesta sul piano intellettuale. Brahmananda era preoccupato, non perché dubitasse di Prabhupada, ma perché Watts era un autore conosciuto che pubblicava con la Macmillan. James Wade avrebbe modificato la sua decisione di pubblicare il libro di Prabhupada se avesse visto la risposta di uno dei suoi autori?
Niente affatto. Wade disse che anche se Watts scriveva dei buoni libri, non capiva la tradizione Gaudiya Vaisnava dello Swami. Il libro di Prabhupada era nella lista, non c’era nessun problema. Prabhupada affidò a Govinda Dasi alle Hawai l’illustrazione della copertina della sua prima edizione Macmillan. Essi discussero sulle dimostrazioni contro la guerra di quel tempo e decisero di non mettere sulla copertina della Bhagavad-gita la solita scena del campo di battaglia. Prabhupada disse a Govinda Dasi di dipingere invece la Forma Universale con le Sue molte teste, lingue, braccia e via dicendo. Furono d’accordo che la natura “psichedelica” di questa immagine avrebbe attratto gli hippies.
Quando l’illustrazione fu sottoposta all’editore però, la Macmillan avanzò delle riserve. Ritenendola troppo soprannaturale per i loro consueti lettori, decisero di togliere le molte braccia e le molte teste, lasciando solo quattro braccia e una testa. Govinda Dasi fu sconvolta dal fatto che avessero modificato il suo lavoro. “Non preoccuparti per questo,” disse Prabhupada. “Questo ora è Visnu che è superiore alla Forma Universale.” Prabhupada aveva sempre voluto che il suo nome apparisse in basso nei suoi libri, sotto la rappresentazione di Krishna o di una delle Sue incarnazioni che potevano essere usate sulla copertina. Non aveva mai voluto che il suo nome fosse al lato del Signore, in una posizione uguale alla Sua, perché questo sarebbe stato in contrasto con l’etichetta.
Quando il libro della Macmillan tornò con il nome di Prabhupada proprio vicino all’immagine del Signore, Prabhupada lo guardò a lungo e attentamente, e poi disse: “ Va bene. L’energia del Signore è sempre alla Sua sinistra e il devoto è un’espansione di questa energia, quindi va tutto bene.”