Amore e affetto...
Amore e Affetto nella Famiglia Vaisnava
Concentrare il nostro amore su Krishna non significa essere indifferenti a coloro che ci sono vicini, e in particolare ai nostri familiari.
Di Krishnanandini Devi Dasi
Una mamma insegna al figlio come offrire una fiamma alle divinità del tempio durante il sacro mese di Karttika. Immaginatevi questo: un pomeriggio Srimati Devi torna a casa da scuola così silenziosa che sua madre, Sudevi, intuisce che c’è un problema. “Srimati”, chiama,”stai bene? Com’è stata la tua giornata?” Non ricevendo risposta, Sudevi va in camera della figlia di dieci anni, vede la sua faccia bagnata di lacrime e l’abbraccia. “Mamma, oggi alcuni ragazzi della mia classe hanno detto che sono pazza perché non mangio la carne. Una bambina mi ha messo un panino con la carne sul viso, io l’ho spinta per allontanarla da me e la maestra mi ha dato una punizione.”
Sudevi conforta sua figlia e parlano un po’ di Krishna, degli animali, di come ogni forma di vita sia sacra e di come a volte, per ignoranza, le persone dicano e facciano cose meschine. Per lo più però usa questo tempo per mostrarle il suo affetto e incoraggiare la bambina a sostenere la presa di posizione di considerare sacra la vita degli animali. Immaginatevi un neodevoto, Bhakta Ted, sconvolto da un’esperienza con la polizia mentre si reca al tempio. Bhakta Ted che vestito con il dhoti cantava sulla corona in un parco, veniva infastidito da alcuni passanti.
Quando un ufficiale di polizia notò quello che stava accadendo, interrogò Bhakta Ted per quindici minuti e rise del fatto che alcune persone l’avessero disturbato. “Se vedessi un uomo vestito con una gonna come questa,” disse il poliziotto “anch’io potrei prenderlo in giro.” Un altro nuovo devoto del tempio minimizza l’incidente con la polizia. “Andrà tutto bene,” dice “Questo fa parte del tuo karma. E’ solo maya.”
Un altro devoto, rendendosi conto di quanto Ted sia stato colpito dall’incidente, si siede accanto a lui, ascolta con attenzione i suoi problemi e lo conforta dicendogli che nonostante le invitabili difficoltà del mondo materiale, Krishna dà coraggio e forza d’animo ai Suoi devoti. Passerà dice a Bhakta Ted e gli chiede se c’è qualcos’altro che possa fare per aiutarlo.
Se esaminiamo con attenzione le persone, ovunque, vedremo che tutte hanno bisogno di essere sostenute emotivamente. Noi siamo esseri viventi e senzienti e i nostri desideri di compagnia, di amicizia, di affetto e di apprezzamento sono naturali e spirituali. Abbiamo questi desideri perché Sri Krishna, la Persona originale, da cui provengono tutte le caratteristiche degli esseri viventi, li mostra Egli Stesso.
Le Personalità Divine ci Mostrano la Via
Hanuman, un potente devoto, con gentilezza confortò Sita che stava soffrendo. Le assicurò che suo marito, Sri Ramacandra, avrebbe presto organizzato la sua liberazione le dette l’anello di Rama come prova della Sua lealtà. Poiché Hanuman aveva mostrato queste attenzioni e uno straordinario sentimento di servizio d’amore al Signore e ai Suoi devoti, Sri Rama lo ricompensò con un abbraccio affettuoso e con l’eterna devozione per Lui.
Il linguaggio profondo e sincero che caratterizza gli scambi tra i devoti nello Srimad Bhagavatam e nella Caitanya Caritamrita mi ha sempre commossa. Le loro interazioni sono piene di dolcezza, umiltà e sollecitudine. In generale, qualunque sia il problema, in queste Scritture i devoti trovano il tempo per salutarsi con umile apprezzamento e sentimenti d’affetto. Infatti non sentirsi felici nel vedere un devoto è considerato un’offesa. Dovremmo ricordare che i nostri figli, le nostre spose, i nostri genitori e anche le persone che nel tempio possono annoiarci, sono devoti, parti di Krishna. Se ci ricordiamo di questo sarà più facile per noi trattarli con un tenero sentimento d’affetto.
Il Grihastha Vision Team è costituito da un gruppo di devoti, molti dei quali discepoli di Srila Prabhupada, che seguono e consigliano i devoti riguardo ai problemi matrimoniali e familiari. Si sono dedicati a servire e sostenere i devoti del grhastha asrama (vita matrimoniale). Questo gruppo, in collaborazione con il Vaisnava Training and Education ha esaminato attentamente i libri di Srila Prabhupada e le sue istruzioni evidenziando dodici principi fondamentali e i valori per una sana vita da grhastha. Uno di questi è “Amore e affetto nella famiglia”. Un’ambientazione emotiva stabile, in cui tutti i membri della famiglia o della comunità si sentano amati e apprezzati, è essenziale per la crescita personale e spirituale degli adulti e dei figli.
Una Giusta Comprensione dell’Attaccamento e del Distacco nella Vita di Famiglia
A volte i devoti, particolarmente quando sono neofiti, non comprendono bene il significato di “distacco” e di “attaccamento”. Impariamo subito che dobbiamo attaccarci a Krishna e distaccarci da ogni cosa del mondo materiale. Poiché anche i devoti sono in corpi materiali, potremmo concludere che calde interazioni d’affetto con gli altri devoti non siano necessarie o addirittura costituiscano un impedimento alla nostra crescita spirituale. Questo modo di pensare è sbagliato. Srila Prabhupada negli Insegnamenti della Regina Kunti, Capitolo Venticinque, spiega: “L’affetto (di Kunti) per i Pandava e i Vrsni non è estraneo al servizio devozionale, perché il servizio al Signore e il servizio ai devoti sono identici.”
Sri Caitanya Mahapraghu, il Signore Supremo, nella Caitanya Bhagavata (Madhya 19.210) dichiara: “Gli esseri viventi che vivono in un numero illimitato di universi sono tutti Miei servitori. Perciò, se un essere vivente fa male a un altro essere vivente, perirà.” Se riconosciamo che tutte le cose, tutte le persone e tutti gli esseri viventi appartengono a Dio, la Persona Suprema, possiamo vedere che non c’è niente a cui rinunciare e niente da cui essere distaccati. Dobbiamo essere distaccati dalla visione materiale. Cioè non dovremmo essere troppo attaccati ai corpi e alle attività materiali che ci fanno dimenticare il nostro servizio al Signore.
In Quale Modo Siamo Tutti Collegati
L’essere vivente non è il corpo, perciò dovremmo capire che la nostra connessione con chiunque altro avviene per mezzo dell’ Anima Suprema nel cuore di ogni essere vivente. Allora desidereremo usare tutto al Suo servizio e trattare tutti con cura e affetto. Srila Prabhupada ha esemplificato questo modo di vedere in tutte le sue relazioni con gli altri. Sia che fosse famosa o no, sia che si trattasse di una grande personalità o di un bambino, egli trattava ogni persona con cura sincera e affettuosa.
Un’altra difficoltà nelle relazioni d’affetto nelle famiglie dei devoti è che a volte dimentichiamo che nostro marito, moglie o figlio è un devoto e diventiamo indifferenti, negligenti o non rispettosi nei nostri comportamenti con loro. Come si dice: “La familiarità porta alla noncuranza” Dovremmo essere attenti a non cadere in questa trappola. Pregando d’incarnare veramente l’insegnamento datoci da Caitanya Mahaprabhu – essere più umili di un filo d’erba e più tolleranti di un albero – dovremmo cercare con forza di essere particolarmente umili e tolleranti nel comportamento con i membri della nostra famiglia. In questo stato d’animo rimarremo connessi a Krishna ed Egli ci guiderà all’interno affinché mostriamo costantemente amore e affetto ai membri della nostra famiglia e agli altri. A volte i devoti trattano con rispetto i devoti che non appartengono alla loro famiglia, mentre sono negligenti nei rapporti con i membri della famiglia in cui vivono.
L’Epressione dei Sentimenti d’Amore
Come possiamo dimostrare amore ai membri della nostra famiglia? Circa cinquecento anni fa, il santo ed erudito Srila Rupa Gosvami definì “i sei sintomi d’amore scambiati tra devoti”;
(1) dare in carità ai devoti,
(2) accettare dai devoti qualsiasi cosa si possa offrire in cambio,
(3) aprire la propria mente ai devoti,
(4) chiedere loro del servizio confidenziale al Signore,
(5) onorare il prasadam.
La reciprocità e lo scambio sono fondamentali in questi scambi d’amore. Nella grande famiglia in cui sono cresciuta avevamo uno zio che era l’essenza della generosità e che portava sempre doni o faceva sempre favori ai suoi parenti. Per lui però era difficile accettare doni e servizi. Alla fine questi scambi in una sola direzione finirono per pesare sulle sue relazioni, al punto che egli cominciò a vedersi come L’Unico Benevolo o il Grande Benefattore che dispensava denaro, doni ed altri beni agli altri, i quali a loro volta lo vedevano sempre come l’elargitore. Con il tempo si determinò un risentimento da entrambe le parti. Quando egli non poteva o non voleva dare, i membri della famiglia lo trascuravano ed egli soffriva del loro comportamento. Perciò è molto importante che gli scambi d’amore siano reciproci. Perfino qualcosa di molto semplice (ma spesso difficile) come ascoltare veramente e sinceramente vostro figlio o vostra moglie o altri devoti, con simpatia e senza essere ansioso di dire la vostra, può essere un importante atto d’amore e d’affetto.
Rupa Gosvami ha affermato che un servizio devozionale favorevole reso a Krishna è il vero amore per Lui. Questa è un’importante definizione da applicare anche all’amore tra devoti perché riunisce le due parti fondamentali dell’amore: la devozione (atteggiamento) e il servizio (azione). La parola amore indica sia il sentimento che l’azione. Rupa Gosvami elenca anche le qualità necessarie per avanzare spiritualmente e possiamo applicarle anche a una sana vita di famiglia in coscienza di Krishna: la pazienza, l’entusiasmo, la ferma convinzione (che Sri Krishna desidera una sana vita di famiglia), l’agire secondo i principi regolatori, comportamenti lineari (onestà, integrità) e la compagnia di anime di mentalità simile; dovremmo cercare attivamente la compagnia di altre famiglie e di coppie seriamente impegnate nella vita spirituale.
Compiere Insieme Attività Spirituali Rafforza la Vita di Famiglia
I componenti della famiglia cosciente di Krishna dovrebbero leggere e discutere insieme le Scritture, fare il kirtana insieme regolarmente, condividere il prasadam, servire la Divinità nelle case e pregare per una sincera e stabile relazione con Sri Krishna e tra loro stessi.
Riflettete su questo: quante volte vi siete seduti davanti a un buon pasto preparato da un componente della vostra famiglia o da amici senza aver espresso un vero apprezzamento al cuoco per i suoi sforzi? Quando vi viene offerto un pasto prasadam buono, gustoso e nutriente, non lo date per scontato prendetevi un po’ di tempo per esprimere la vostra gratitudine.
Brevi commenti premurosi possono far crescere in modo significativo il livello di soddisfazione nelle vostre relazioni. Il filosofo francese Blaise Pascal diceva: “Le piccole cose ci consolano perché sono esse che ci affliggono.” Quindi anche piccole cose come apprezzare un buono pasto possono rafforzare una relazione. Tenete un diario e chiedetevi quando è stata l’ultima volta in cui avete ascoltato veramente vostra moglie o altri componenti della famiglia o avete fatto loro un dono o avete preparato un po’ di prasadam come sorpresa.
Nel mondo materiale le relazioni generalmente sono basate sulla lussuria e sull’illusione e sono un riflesso deformato degli scambi d’amore che hanno luogo nella realtà eterna. Nel mondo spirituale invece profonde e reciproche relazioni d’amore sono la realtà normale e naturale. Là i devoti fanno a gara per servire il Signore e servirsi tra loro. Se cantiamo sinceramente i santi nomi di Krishna, apprezziamo la compagnia delle persone sante e c’impegniamo nel servizio di devozione, possiamo veramente condividere il vero amore ed affetto spirituali con gli altri, anche se apparentemente siamo nella realtà materiale.
Krishnanandini Devi Dasi, discepola di Srila Prabhupada, è una Certified family Life Educator (CFLE),ministro autorizzato della coscienza di Krishna nello Stato dell’Ohio, presidente della Grihastha Vision Team e co-direttrice, con suo marito, Tarirq Saleem Ziyad del Daso-Zyad Family Institute. Con suo marito ha scritto molti articoli e diretto molti workshop sulla famiglia, il matrimonio e le relazioni. Risiede con la sua famiglia a Cleveland nell’Ohio.