Come vedere e conoscere Dio
Come vedere e conoscere Dio
Conferenza tenuta nell'ottobre del 1968 presso il Centro Hare Krishna di Seattle da Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada - Fondatore e Acarya dell'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna.
Noi adoriamo Govinda, Dio, la Persona Suprema, la Persona Originale. E questa canzone che adesso stiamo cantando - govindam adi-purusam tam aham bhajami - arriva fino a Lui. Lui la sta ascoltando. Non potete dire che Lui non la stia ascoltando. Specialmente in quest'epoca scientifica in cui i messaggi radio si diffondono per migliaia e migliaia di miglia in modo tale che voi possiate ascoltarli, è facile comprendere come Govinda, Krishna, possa ascoltare la vostra sincera preghiera. Proprio come è possibile vedere un'immmagine televisiva trasmessa da migliaia e migliaia di miglia di distanza, si può sempre vedere nel proprio cuore Govinda se si possiede la giusta pieparazione.
Questo è ciò che afferma la Brahma-samhita (5.38): premanjana-cchurrita bhakti-vilocanena santah sadaiva hridayesu vilokayanti. C'è una televisione nel cuore; non occorre che compriate un apparecchio televisivo - è dentro il vostro cuore. E anche Dio è presente nel vostro cuore. Voi potete vederLo, poteTe ascoltarlo, potete parlare con Lui, se riparate l'apparecchio. E il modo per ripararlo è la coscienza di Krishna. Per riparare un televisore c'è bisogno di un tecnico esperto. Similmente, voi avete bisogno dell'aiuto di una persona esperta nella coscienza di Krishna. Solo allora l'apparecchio presente nel vostro cuore funzionerà e sarete in grado di vedere Krishna. Questa è la perfezione dello yoga. Le Scritture ci insegnano il modo per raggiungere questa perfezione: sadhu-satra-guru-vakya cittete kariya aikya. La realizzazione spirituale può essere perfezionata seguendo tre linee parallele: sadhu (persone sante che sono anime realizzate), sastra (Scritture Vediche autorevoli), e guru (il maestro spirituale). Il binario ferroviario è composto da due rotaie parallele; se esse sono in ordine i vagoni arriveranno senza difficoltà alla loro destinazione. Nella coscienza di Krishna ci sono tre linee parallele: l'associazione con persone sante (sadhu), la fede nelle Scritture (sastra) e l'accettare un maestro spirituale autentico (guru). Se metterete il vostro veicolo su queste tre linee parallele, arriverete direttamente a Krishna senza alcun inconveniente.
Nella Bhagavad-gita, Krishna, Dio, la Persona Suprema, spiega Se Stesso. Ma immaginiamo che voi diciate: "Come posso credere che Krishna abbia detto queste parole? Qualcuno può averle scritte in nome di Krishna". No. Dato che la Bhagavad-gita è accettata da persone sante, dobbiamo accettarla anche noi. A partire da Vyasadeva e Nārada attraverso i numerosi acarya (maestri spirituali) come Ramanujacarya, Madhvacarya, Visnusvami e Sri Caitanya, tutti hanno accettato la Bhagavad-gita dicendo: "Sì. E' enunciata da Dio, Krishna." Quindi questa è la prova dell'autenticità della Bhagavad-gita. I sadhu, le persone sante, hanno accettato la Bhagavad-gita come Scrittura, quindi è una Scrittura. Questa è la prova. E' una questione di buonsenso.
Quando gli avvocati accettano un libro come codice di giurisprudenza, sappiamo che il libro da loro scelto è un codice autorevole. Non è possibile quindi obiettare: "Perché dovrei accettare questo libro come codice?" Lo testimonia il fatto che gli avvocati l'hanno accettato. Nello stesso modo, quando i medici considerano autorevole un libro , sappiamo che quel libro è un libro di medicina autorevole. Analogamente, poiché le persone sante accettano come Scrittura la Bhagavad-gita, non possiamo negare che essa sia una Scrittura. Queste sono quindi le due linee di sadhu e sastra, le persone sante e le Scritture. E chi può essere considerato guru, maestro spirituale? Colui che segue e spiega le Scritture. Il sadhu conferma le Scritture e il maestro spirituale segue e spiega le Scritture. Quindi sadhu, sastra e guru sono sempre in accordo tra loro. Ciò che le Scritture enunciano viene accettato dalle persone sante e viene seguìto e spiegato dal maestro spirituale che spiega solo questo. Le Scritture sono la base come in tribunale la base è il codice. Persone sante, Scritture e maestro spirituale: quando seguirete queste tre linee parallele la vostra vita avrà successo.
All'inizio del 7° Capitolo della Bhagavad-gita Krishna parla dello yoga. Nei primi sei capitoli ha spiegato la posizione costituzionale dell'essere vivente. Fino a che tale posizione non viene compresa, le vostre attività yoga in relazione a Krishna non potranno in realtà iniziare. Immaginiamo che voi lavoriate in un ufficio. Se il vostro incarico non è stato definito e se non sapete quali sono i vostri compiti, non potrete lavorare in modo adeguato. La dattilografa, l'impiegato, il fattorino fanno il proprio lavoro correttamente perché conoscono i loro compiti. Perciò per praticare lo yoga occorre per prima cosa comprendere la posizione costituzionale dell'essere vivente, e ciò viene spiegato nei primi sei capitoli della Bhagavad-gita. Quindi yoga significa comprendere la propria posizione costituzionale e agire in questa posizione. Il primo passo è controllare i sensi (yogam indriya-samyama). Attualmente tutti sono impegnati nella gratificazione dei sensi. Quando camminate per strada, vedete che tutti sono impegnatissimi. Il negoziante è impegnato, l'automobilista è impegnato, tutti sono impegnatissimi. In che cosa sono impegnati? Se guardate bene di che cosa si stanno occupando, scoprirete che la loro unica occupazione è la gratificazione dei sensi. Solo questo. Tutti sono impegnati nel tentativo di gratificare i propri sensi. Questa è la vita materiale.
La vita spirituale, o yoga, significa invece controllare i sensi e comprendere la nostra posizione costituzionale di anime spirituali. La vita spirituale inizia quando ci si chiede: "Chi sono? Perché sono qui? Perché mi trovo in questa condizione così miserabile? Ci sono dei rimedi?". Quando ci si pongono queste domande la vita spirituale ha inizio. La forma umana ha lo scopo di dare una risposta a questi interrogativi. Gli animali non conoscono nient'altro che la gratificazione dei sensi. Non hanno alcuna capacità di comprendere; la loro coscienza non è sviluppata. Nel parco di Green Lake, per esempio, ci sono molte papere. Non appena qualcuno si avvicina con un po' di cibo, si radunano: "Kaa, Kaa, Kaa, Kaa." Poi, dopo aver mangiato, si accoppiano. Tutto qui. La vita dei gatti e dei cani è la stessa e lo è anche quella umana se non ci chiediamo mai chi siamo. Se si è soltanto guidati dagli stimoli dei sensi, non si è migliori delle papere e dei cani. Nei primi sei capitoli della Bhagavad-gita Krishna spiega che l'essere vivente è una scintilla spirituale. E' molto difficile capire dove essa si trovi perché è estremamente minuscola. Nessun microscopio può catturarla. Tuttavia essa è presente nel vostro corpo. E' per questa presenza che voi vi muovete, parlate, fate dei progetti - tutto ciò che fate è dovuto all'influenza di quella scintilla spirituale. Noi siamo minute scintille dello Spirito Supremo, proprio come particelle del sole. I raggi del sole sono composti da particelle luminose che unendosi formano la luce del sole. Nello stesso modo, noi siamo particelle di Dio, e per questa ragione abbiamo le Sue stesse inclinazioni pensare, sentire, volere, creare - tutto. Ciò che vedete in voi stessi è presente anche in Dio. Di conseguenza, poiché noi siamo persone, Dio non può essere impersonale. Io possiedo molte inclinazioni, ma in minuscola quantità, e le stesse inclinazioni sono presenti in Krishna, in Dio, in quantità illimitata. Questa è la scienza della coscienza di Krishna.
Noi siamo piccoli e infinitesimali, ciò nonostante abbiamo molte inclinazioni molti desideri, molti interessi, molta attività mentale. Immaginate soltanto quanto grandi debbano essere i desideri, le attività e l'attività mentale di Dio!
Qualitativamente quindi Dio e l'essere vivente sono uno, ma quantitativamente sono differenti. Egli è grande, noi siamo piccoli. Egli è infinito, noi siamo infinitesimali. Quando le scintille sono presenti nel fuoco ardono con molta facilità, ma quando ne escono si estinguono immediatamente. Analogamente, poiché noi siamo scintille di Krishna, quando ci associamo con Lui, la qualità rischiarante che è in noi si manifesta. Diversamente, siamo praticamente estinti, coperti. La scintilla vivente non può estinguersi. Se potesse estinguersi, come potremmo manifestare il nostro stato vivente? No, non si estingue; è coperta. Quando il fuoco è coperto, potete sentire ugualmente il calore, ma non potete vederlo direttamente. Similmente, quando la scintilla spirituale è coperta dal vestito materiale, il corpo, potete vedere gli effetti - le vostre attività - ma non potete vederla direttamente. Per vedere direttamente la scintilla spirituale, per scoprire la vostra originale natura spirituale, dovete praticare lo yoga. Nel primo verso del 6° Capitolo della Bhagavad-gita, Krishna spiega il metodo dello yoga: mavy asakta-manah partha yogam yunjam mad-asrayah. Dovete impegnare costantemente la mente pensando a Krishna. Questo è il metodo yoga che noi presentiamo come coscienza di Krishna. E non è molto difficile.
Krishna è bello, completamente affascinante, e compie molte attività. La letteratura Vedica è piena delle attività di Krishna. E la Bhagavad-gita piena degli insegnamenti di Krishna. Comprendendo semplicemente che Dio è grande ci si pone in uno stato neutro di comprensione. Bisogna elevarsi molto di più per comprendere quanto Egli sia grande. Naturalmente non è possibile capire pienamente quando grande Egli sia perché i nostri sensi sono sempre imperfetti, ma per quanto possibile dobbiamo. Potete ascoltare informazioni sulle attività di Dio, sulla Sua posizione e potete porre le vostre domande e trarne i vostri giudizi. Allora capirete senza alcun dubbio chi è Dio. Vero yoga è mavy asakta-manah, pensare sempre a Krishna. Alla fine del 6° Capitolo della Bhagavad-gita Krishna spiega che chi è costantemente assorto nel pensare a Lui è il più grande degli yogi. Nel vostro paese lo yoga è molto popolare ma voi non sapete come sia uno yogi di prima categoria. Krishna dice: yoginam-api sarvesam madgatenantaratmana, "Tra molte migliaia di yogi, colui che vede sempre la forma la forma di Krishna nel suo cuore è il più grande." Dovete quindi praticare il sistema di yoga più elevato che Krishna descrive come mavy asakta-manah: "'Fa che la tua mente sia legata a Me."
La mente è il mezzo per legarsi e generalmente ci leghiamo a una persona - un ragazzo, una ragazza e così via. L'attaccamento impersonale è falso. Lo yoga ha inizio quando si lega la mente a Krishna, e culmina nell'amore per Lui. Per esempio (Srila Prabhupada indica un quadro), quel quadro rappresenta Srimati Radharani che ama Krishna e Gli offre una ghirlanda mentre Lui suona il flauto. Potete sempre pensare a questo quadro, sarete allora costantemente in samadhi (estasi dello yoga). Perché cercate di pensare a qualcosa di impersonale, al vuoto? Se cercate di meditare sul vuoto, inizierete pensando a una luce, a un colore - così molti pensieri si affacceranno alla vostra mente. La mente deve pensare a qualche forma. Come si può fare a meno della forma? Non è possibile. Perché quindi non concentrare la propria mente sulla forma suprema, Sri Krishna?
Isvarah paramah krishnah sac-cid-ananda-vigraha. Dio, la Persona Suprema, il Controllore Supremo è Krishna.