La potenza del nome di Krishna
La potenza del nome di Krishna
Cantare il nome del Signore purifica la nostra coscienza contaminata, origine di tutti i nostri problemi
Una lezione tenuta a Montreal in Canada il 15 giugno 1968 da Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
Fondatore Acarya dell'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna
Il movimento per la coscienza di Krishna ha lo scopo di risvegliare la nostra coscienza originale. Ora, a causa della nostra lunga associazione con la materia, la nostra coscienza si è contaminata, proprio come la pioggia si contamina quando cade dalle nuvole. Originariamente l'acqua è pura, distillata, ma appena cade sulla terra si mescola con molte cose sporche. Nello stesso modo, originariamente, come anime spirituali, la nostra coscienza è incontaminata, ma, a causa della nostra attuale associazione con la materia, diventa contaminata; perciò vi sono molti tipi di coscienza. La discordia fra le persone è dovuta alla contaminazione delle coscienze. Io penso in un modo, tu pensi in un altro. Perciò non siamo d'accordo; ma originariamente la tua coscienza e la mia erano una sola. Cosa significa "una sola"? Coscienza pura è pensare: "Dio è grande ed io sono il Suo eterno servitore." Questa è coscienza pura. Non appena vogliamo imitare Dio o divenire artificialmente uno con Lui, inizia la contaminazione. Un verso bengali afferma:
krishnabahirmukha hana bhogavancha kare
nikatastha maya tare japatiya dhare
"Quando un'anima individuale dimentica la sua eterna relazione con Dio e cerca di dominare la natura materiale, questa condizione d'oblio è chiamata maya o illusione."
Perciò ora, specialmente in quest'era, la dimenticanza della nostra eterna relazione con Dio è molto forte, ma cantando il suono trascendentale Hare Krishna, il primo risultato è che il nostro cuore o la nostra mente sono purificati da ogni tipo di sporcizia. Questa non è un'affermazione teorica; è un fatto. Non è difficile cantare il mahamantra Hare Krishna; sebbene esso sia in lingua sanscrita, tutti possono cantarlo. In questa riunione abbiamo cominciato a cantare e voi vi siete uniti a noi. Tutti i miei studenti sono americani. Nessuno di essi è indiano, ma tuttavia hanno imparato il mantra con grande facilità. Non è difficile e non costa niente. Allora che cos'è Hare Krishna? Hare significa l'energia del Signore e Krishna significa la Suprema Personalità di Dio; perciò è una preghiera. Ci sono solo tre parole - Hare, Krishna e Rama - combinate in sedici parole: Hare Krishna, Hare Krishna, Krishna Krishna, Hare Hare / Hare Rama, Hare Rama, Rama Rama, Hare Hare.Vi chiediamo di fissare nella mente queste tre parole: Hare, Krishna, Rama. Tutti possono imparare il mantra a memoria e cantarlo. E' universale.
Se pensate: "Oh, Krishna è il nome di un Dio indu" - se avete delle obiezioni - allora non c'è bisogno che cantiate Krishna, ma dovete avere un nome per Dio. I Musulmani Lo chiamano Allah, gli Ebrei Lo chiamano Jehovah. Non importa. Il Signore Caitanya afferma che ci sono milioni e bilioni di nomi di Dio. Se pensate che il nome Krishna non sia adatto, potete accettare qualsiasi nome. Non importa. Il nostro scopo è che cantiate il nome di Dio. E' molto difficile? Non è per niente difficile. Il Signore Caitanya afferma che vi sono innumerevoli nomi di Dio nelle diverse lingue, nei diversi paesi, nelle diverse società ed ognuno di questi nomi ha la potenza di Dio stesso. Dio è Assoluto; perciò non c'è differenza fra il Suo nome e Lui stesso. Nel mondo materiale, il mondo della dualità, c'è differenza fra il nome acqua e la sostanza acqua. Il nome acqua è differente dalla sostanza acqua. Se avete sete e cantate semplicemente: "Acqua, acqua, acqua, acqua", non vi disseterete. Avete bisogno della sostanza acqua. Questa è la natura della materia, ma spiritualmente il nome Krishna o il nome Allah o il nome Jehovah hanno la stessa valenza della Suprema Personalità di Dio. Potete chiedere perché cantiamo specificatamente Hare Krishna.
Questo nome era cantato dal Signore Caitanya, che introdusse questo movimento cinquecento anni fa in India. Seguiamo le orme del Signore Caitanya. Poiché Egli cantava Hare Krishna, noi cantiamo Hare Krishna. Il Signore Caitanya però raccomandava di cantare qualsiasi degli innumerevoli nomi di Dio. Non ci sono rigide regole per cantare. Non è che per cantare vi dovete preparare o studiare o abituare. No. Abbiamo cominciato a cantare e non eravate preparati, ma vi siete uniti a noi - avete battuto le mani con noi, avete danzato con noi. Non ci sono regole o regolamenti. Semplicemente cantate. E' facilissimo. Mentre camminate potete cantare qualsiasi nome vogliate. A noi piace Krishna e cantiamo sempre Hare Krishna, Hare Krishna, Krishna Krishna, Hare Hare / Hare Rama, Hare Rama, Rama Rama, Hare Hare. Mentre camminate per la strada, andate in autobus è perfino quando lavorate con le mani, potete cantare. Non c'è perdita da parte vostra, non spendete nulla, ma il guadagno è grandissimo. Perché non provate? Questo è ciò che vi chiediamo.
IL BENEFICIO DEL CANTO
Il beneficio è che gradualmente capirete chi siete. Tutta la civiltà moderna si sviluppa secondo l'errata concezione che "Io sono questo corpo". Nello Srimad Bhagavatam è detto che: "Colui che va avanti identificando il corpo con il sé non è migliore di un asino o di una mucca." In realtà non siamo il corpo. Se cantiamo il mantra Hare Krishna, possiamo capire chi siamo. Appena capisco che non sono il corpo, le mie attività cambiano. Ora agisco con l'idea di essere il corpo. Poiché questo corpo è nato in un posto particolare, in un paese particolare dico: "Sono americano", o indiano, o cinese, o tedesco e poiché questo corpo ha una relazione con una donna, accetto questa donna come moglie. Ci sono centinaia di migliaia di donne, ma quella che ha una relazione con questo corpo è mia moglie. Ci sono migliaia e milioni di bambini, ma quello che ha una relazione intima con questo corpo lo chiamo mio figlio.
Pertanto se erroneamente ci identifichiamo con questo corpo, anche la nostra identificazione con questo mondo è errata. La nostra reale identità, come stabilisce la letteratura vedica, è aham brahmasmi: "Io sono Brahman." Questo significa: "Sono un'anima spirituale; non sono materia." Il concetto errato che io sono il corpo deve essere rimosso. Naturalmente non è possibile per tutti capirlo, ma se lo capisce anche una percentuale della società umana, moltissimi problemi saranno risolti. La soluzione di così tanti problemi è capire aham brahmasmi: "Sono un'anima spirituale." La Bhagavad-gita spiega come si attua la soluzione. Appena c'è questa realizzazione - aham brahmasmi - le altre cose ne vengono di conseguenza. Brahma bhutah prasannatma: uno diventa subito gioioso. Finché abbiamo il concetto della vita come corpo, non possiamo essere gioiosi. Siamo pieni di ansietà ed appena comprendiamo "Non sono questo corpo; sono un'anima spirituale", diventiamo gioiosi. Non ci sarà ansia. Siamo pieni di ansia a causa del concetto della vita come corpo.
Pensate ad un uomo che possiede una macchina molto costosa. Mentre guida, è attento ad evitare qualsiasi incidente che possa danneggiare la macchina. E' così in ansia. Un uomo che cammina per la strada invece non soffre della stessa ansia. Perché l'uomo che guida la macchina è così preoccupato? Perché si è identificato con la macchina. Se la macchina è danneggiata in un incidente, pensa: "Oh, la mia macchina è rovinata; sono finito." Sebbene egli sia diverso dalla macchina, pensa così a causa di questa errata identificazione. Nello stesso modo, poiché ci identifichiamo erroneamente con il corpo, abbiamo così tanti problemi. Pertanto se vogliamo risolvere i problemi della vita, dobbiamo capire che cosa siamo. Se non ci poniamo questa domanda, dobbiamo sapere che tutto ciò che facciamo è destinato al fallimento, perché stiamo agendo con una coscienza errata. Nello SrimadBhagavatam è detto: parabhavas tavad abhodajatah. Abodhajatah si riferisce ad uno nato sciocco. Ognuno di noi è nato sciocco. Perché? Perché fin dall'inizio della vita pensiamo: "Io sono questo corpo", sebbene non siamo questo corpo. Perciò, secondo la civiltà vedica, uno deve prendere una seconda nascita. Una nascita è resa possibile dal padre e dalla madre. Quella è considerata una nascita animale. Janmana jayate sudrah.
Ognuno per nascita è un sudra, cioè appartenente alla classe più bassa, ma samskarad bhaved dvijah: "Con questa nuova formazione, uno diventa nato due volte." E che cos'è questa nuova formazione? Uno può capire che cosa egli è. Poi, vedapathad bhaved viprah: "Dopo la seconda nascita, colui che cerca di comprendere la scienza spirituale, la scienza di Dio, è chiamato un vipra." Vipra significa "che ha una perfetta conoscenza". Infine, brahma janatiti brahmanah: "Quando uno comprende di essere Brahman, un'anima spirituale, allora diventa un brahmana. "Forse avete sentito che in India i brahmana sono ritenuti gli uomini più importanti della società. Perché? Perché essi sanno: "Io sono Brahman, non sono materia." Comprendendo il Brahman, la vostra posizione sarà prasannatma, "piena di gioia." Na socati na kanksati: non vi lamenterete mai di alcuna perdita, né bramerete alcun cosiddetto guadagno. Samah sarvesu bhutesu: vedrete ogni essere vivente allo stesso livello. Madbhaktim labhate param: in questo stato di realizzazione si può comprendere Dio e la nostra relazione con Lui.
COMPRENDERE LA NOSTRA IDENTITA'
Questo movimento per la coscienza di Krishna ha lo scopo di farci comprendere chi siamo. La risposta, naturalmente, è molto semplice. L'altro giorno tenevo una lezione in una scuola di dottrina. Feci venire avanti un ragazzino ed indicando le diverse parti del suo corpo, gli chiesi: "Che cos'è questa?" Egli rispose: "E' la mia mano, è la mia testa, è la mia gamba, è il mio corpo, è la mia camicia, è la mia..." Allora gli chiesi: "Dove sei tu? Stai dicendo 'mio, mio, mio', ma dove sei tu?" Ognuno di noi può capire chi è. Se tu chiedi a te stesso, "Sono questa mano?" risponderai: "No, questa è la mia mano. "Sono questa gamba?" "No, questa è la mia gamba." "Sono questa testa?" "No, questa è la mia testa." Allora, dove sei tu? Tu sei la persona che dentro di sé pensa: "Questa è la mia mano, questa è la mia testa, questa è la mia gamba, questa è la mia camicia, questo è il mio cappotto."
Però hai mai visto questa persona? Tu pensi di aver visto tuo padre, tua madre, tuo figlio, ma hai visto il vero padre all'interno del corpo del padre? Hai visto il vero figlio all'interno del corpo del figlio? No. Allora l'intero tuo concetto di vita e dei problemi di questo mondo è errato. Perciò questo movimento è necessario oggi. Ceto-darpana-marjanam: il canto Hare Krishna purificherà la vostra mente. Bhava-mahadavagni-nirvapanam: non appena riesci a comprendere te stesso, allora tutti i problemi - sociali, politici, economici ed ogni altro - saranno risolti. Sreyahkairava-candrikavitaranam: e gradualmente realizzerete la vostra vita trascendentale. La vostra vita trascendentale è piena di gioia. Anandamayo 'bhyasat. Questa è la nostra natura. Noi desideriamo profondamente una vita piena di gioia, di felicità, ma non sappiamo come procurarcela. La nostra gioiosità è coperta dal nostro modo materiale di comprendere. Dobbiamo eliminare questa comprensione materiale; allora diverremo nuovamente felici.
LA NECESSITA' DI UN'AUTORITA'
Questo movimento è veramente scientifico. Abbiamo delle autorevoli asserzioni. Non potete rifiutare di obbedire alle autorità. Dall'inizio della vita, quando eri un bambino, chiedevi ai tuoi genitori: "Madre, padre, che cos'è questo?" Non puoi fare neanche un passo senza essere guidato da un'autorità. Sei guidato dall'autorità. Guidi la macchina rispettando le norme: "Tieni la destra." Perché? Perché non ti rifiuti di obbedire? Dobbiamo obbedire all'autorità. La difficoltà sta però nello stabilire chi è l'autorità. Dobbiamo capire chi è realmente l'autorità. Autorevole è colui che non fa sbagli, non ha illusioni, non inganna e i suoi sensi sono perfetti. Questa è la definizione di autorità.
Un'anima condizionata è sicura di commettere errori. Per quanto possa essere saggia, per quanto possa essere avanzata, deve commettere errori. Perciò diciamo: "Errare è umano." Tutti siamo soggetti all'illusione ed abbiamo la propensione ad ingannare. Perfino un bambino vuole ingannare. La madre chiede: "Oh, che cos'hai in mano?" Il bambino dice: "No, mamma, niente", sebbene la madre veda che ha qualcosa in mano. Quindi la propensione ad ingannare c'è. Soprattutto i sensi sono imperfetti. Sei orgoglioso dei tuoi occhi. "Voglio vedere." Cosa puoi vedere? Se la luce è spenta, la tua capacità di vedere sparisce immediatamente. Se non c'è il sole, la tua capacità di vedere è nulla. Possiamo vedere solo in certe condizioni; perciò la nostra capacità di vedere è imperfetta. Non puoi ottenere una conoscenza perfetta con sensi imperfetti, con uno sforzo speculativo. Devi accettare l'autorità. Quando vuoi sapere chi è tuo padre, l'autorità è tua madre. La madre dice: "Ecco tuo padre." Devi accettare. Non puoi fare delle ricerche. Tua madre è l'autorità ultima per dirti chi è tuo padre.
Nello stesso modo dobbiamo accettare un'autorità per ottenere una vera conoscenza. Se l'autorità non è un'anima condizionata, se è un'anima liberata, se non è un imbroglione, se i suoi sensi non sono imperfetti, se non fa sbagli, se non è in illusione - se ricevi la conoscenza da quella autorità, allora la tua conoscenza è perfetta. Questo è il processo. Abbiamo una letteratura autorevole: la letteratura vedica. Puoi metterla alla prova con i tuoi ragionamenti, con le tue discussioni, con le tue dispute filosofiche - con tutto. La religione, senza una base filosofica, senza una base scientifica, è sentimento. La religione basata sulla filosofia e sulla scienza è giusta. La Bhagavad-gita è un libro autorevole. Risponde facilmente a tutte le domande, a tutte le ricerche, a tutti i dubbi. Per esempio, in uno dei passi della Bhagavad-gita, il Signore Krishna dice:
sarvayonisu kaunteya
murtayah sambhavanti yah
tasam brahma mahad yonir
aham bijapradah pita
La letteratura vedica afferma che ci sono 8.400.000 specie di vita: acquatiche, piante, alberi, vermi, germi, uccelli, bestie e alla fine la specie umana. Così Krishna dice: "Io sono il padre che dà il seme della vita a tutti gli esseri viventi." Se capisci questo verso, allora puoi avere una qualche idea della fratellanza universale. Se vuoi realizzare una fratellanza universale, devi trovare il centro - il padre universale. Queste domande e risposte si trovano nella Bhagavad-gita. Inoltre noi abbiamo l'insegnamento della scienza di Dio: lo Srimad Bhagavatam. Questi libri sono destinati alla società umana. Se ti avvali della conoscenza impartita in essi e canti il mantra Hare Krishna, vedrai come la tua vita migliorerà, come diventerai ricco di conoscenza, pieno di beatitudine e come avanzerai nella vita eterna.
Grazie molte.