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Chignolo d'isola - Villag. Hare Krishna (BG)
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Proteggere la mucca

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Proteggere la mucca

di Chaya Devi Dasi

Jiva, dijo! Jiva, chehi!” Jiva il bue sente gli ordini di Balabhadra Dasa, si sposta in avanti e poi gira a sinistra. Dopo aver ripetuto per qualche volta questi ordini Balabhadra porta Jiva nel suo recinto, dove lo spazzola con gentilezza e gli parla dolcemente. Il compagno di Jiva, Dharma, è nel recinto vicino e aspetta il suo turno per mostrare che cosa ricorda della sua lezione precedente. Jiva e Dharma sono una coppia di buoi Jersey di tre anni a Krisnuv Dvur, la fattoria degli Hare Krishna della Repubblica Ceca. Balabhadra Dasa è il ministro dell’ISKCON per la protezione della mucca e dell’agricoltura per tutto il mondo. Premadhatta Dasa, che guida il carro di Jiva e di Dharma, ha imparato guardando Balabhadra insegnare a Jiva e Dharma con ordini elementari dati a voce. Dolci, belli e gentili, Jiva e Dharma saranno la prossima coppia di buoi ad essere impiegata nella fattoria. Essi fanno parte di una mandria di quattordici bovini protetti che vivono a Krisnuv Dvur.

Varnasrama Dasa, presidente di Krisnuv Dvur, e sua moglie Padmamukhi Dasi ci presentarono a Rasalila e Tungi – mucche che danno latte senza aver mai figliato, sfidando apparentemente le leggi della natura. A causa dei suoi problemi alle anche, i devoti non hanno fatto mai accoppiare Rasalila, tuttavia sono dieci anni che essa dà il latte. Tungi ha cominciato a produrre latte poco prima della nostra visita. Premadhatta sentì il suo muggito risuonare forte nel pascolo e corse da lei. Le sue mammelle erano turgide ed essa naturalmente voleva che qualcuno la mungesse per alleviare il suo disagio. Quando la mucca è protetta per tutta la vita sviluppa una tale serenità e soddisfazione da poter dare il latte anche senza generare. È d’ispirazione vedere le mucche protette in un Paese come la Repubblica Ceca, così lontana dall’India, dove ha avuto origine la protezione della mucca. Il merito è di Srila Prabhupada, che ha insegnato la coscienza di Krishna ovunque durante i suoi lunghi viaggi.

L’ISKCON ha alcune fattorie in Europa. Alla prima Conferenza annuale delle fattorie ISKCON europee, tenutasi lo scorso maggio, erano presenti agricoltori Hare Krishna inglesi, belgi, tedeschi, cechi, slovacchi, polacchi, svedesi e ungheresi. Neanche allora erano rappresentate tutte le fattorie europee che praticano la protezione della mucca. Molti di questi devoti allevatori di mucche e molti agricoltori operano nelle loro fattorie in campagna lontano da un animato tempio di città. Essi compiono il loro servizio senza riconoscimenti ed applausi, ma trovano la loro ricompensa nel servizio alle mucche e alla terra e nel vivere in un’atmosfera spirituale, gustando una vita serena e salutare vicina alla terra e alle mucche. La conferenza, organizzata da Syamasundara Dasa, ministro europeo dell’ISKCON per la protezione della mucca e dell’agricoltura, ha costituito un primo passo verso un crescente entusiasmo e sostegno alle fattorie che in Europa proteggono la mucca. Questo tentativo ha avuto successo e i devoti sono partiti ispirati e pieni di speranza per il futuro.

Mucche al Manor

Syamasundara è il responsabile della goshalla (rifugio per la mucca) del Bhaktivedanta Manor in Inghilterra. Prima di arrivare alla fattoria di Krisnuv Dvur della Repubblica ceca ci fermammo al Bhaktivedanta Manor. “Bhima, alzati! Bala, alzati!” Syamasundara Dasa ci stava conducendo in un giro dei terreni del Manor quando lungo il sentiero arrivò un carro tirato da buoi carico di ospiti felici che si godevano il giro turistico all’aria aperta. Il fascino rurale dei carri trainati da buoi attrae ospiti al Manor. I buoi non solo trainano carri per gli ospiti, ma anche macchinari agricoli nei campi del Manor. Nel dicembre del 2007, la Royal Society for the Protection of Cruelty to Animals (RSPCA), senza il permesso dei devoti e contro i loro espressi desideri, applicò l’eutanasia su Gangotri, un mucca sofferente che viveva al Manor. Questo episodio doloroso spinse i devoti del Manor a rivolgersi al governo inglese perché riconoscesse la pratica della protezione della mucca. I devoti sostengono l’importanza della mucca nella cultura e nella fede dell’India.

I punti di vista inglese e indiano sulla mucca sono molto diversi. Nella mentalità occidentale la mucca è importante perché fornisce carne e latte. La mucca è un’occasione commerciale. Nella mentalità orientale la mucca è nostra madre, il bue è nostro padre. La mucca dà il latte – noto come “il cibo miracoloso” quando è privo di ormoni e antibiotici dati per favorirne la crescita. Per produrre questo cibo miracoloso la mucca mangia solo erba. Essa prende pochissimo da noi e ci dà moltissimo, un vero esempio di maternità. Il toro tira l’aratro nei campi, preparando la terra per i semi che generano vegetali e cereali deliziosi. Come un padre, il toro lavora per noi. Sia la mucca che il toro producono letame, che, come è stato scientificamente provato, contiene numerose sostanze nutrienti, utili non soltanto per la terra ma anche per la nostra salute.

L’urina di mucca, spesso combinata con erbe, può curare molte malattie dell’uomo ed è utile come pesticida ed erbicida. Gli escrementi della mucca sono usati anche come carburante, sia bruciati direttamente o usati in sistemi di produzione di biogas per ottenere metano. Il bue non solo ara i campi, ma può fornire energia a generatori, a segherie e ad altri macchinari. Proteggere la mucca ha un senso, perché la mucca e il bue ci forniscono i nostri cibi essenziali, nonché medicinali, fertilizzanti, pesticidi, erbicidi e la capacità del bue. La mentalità occidentale non ha però ancora compreso i numerosi benefici pratici e spirituali che la mucca offre alla società umana.

L’Imperativo Morale di Proteggere la Mucca

Lo Srimad-Bhagavatam (1.16.18) riporta questo episodio:

“La personificazione dei principi religiosi, Dharma, vagava sotto forma di bue, quando incontrò la Terra personificata, nella forma di una mucca, che sembrava addolorata come una madre che ha perso il figlio. Aveva le lacrime agli occhi e il suo corpo aveva perso ogni bellezza…”

Srila Prabhupada commenta: Il bue è il simbolo dei principi morali e la mucca rappresenta la Terra. Quando il bue e la mucca sono felici significa che tutta la gente del mondo è felice. La ragione è che il bue aiuta a produrre cereali con il suo lavoro nei campi e la mucca fornisce il latte, un vero e proprio miracolo di valori nutritivi. Perciò la società umana mantiene con molta cura questi due importanti animali in modo che possano pascolare ovunque tranquillamente.

Ma oggi, nell’età di Kali, i buoi e le mucche vengono macellati e mangiati da uomini che ignorano completamente la cultura brahminica. Sarebbe sufficiente diffondere la cultura brahminica, che rappresenta la perfezione più alta di ogni cultura, per assicurare la protezione del bue e della mucca a beneficio della società umana. Sviluppando questa cultura sarà possibile mantenere i principi morali della società, grazie ai quali si otterranno, senza altri sforzi, la pace e la prosperità. Invece, con il deteriorarsi della cultura brahminica il bue e la mucca sono maltrattati…

Mirando all'Autosufficienza

Noi sei siamo arrivati alla comunità di New-Vraja dall’Inghilterra. Oltre a me, il nostro gruppo comprendeva Balabhadra Dasa, Syamasundara Dasa, Gaura Purusa Dasa (responsabile della fattoria di Bhaktivedanta Manor), Katarina (mungitrice di mucche che si prende cura di Gangotri) e Wenda Sehata (che si occupa della Hugletts Wood Ahimsa Farm, un asilo per mucche nell’East Sussex, in Inghilterra). Il tempio di New Vraja- Dhama è collocato su un’altura con le case dei devoti che arrivano fino al tempio. Ospitati nelle case di vari devoti vivevamo senza elettricità tranne alcuni di noi che disponevano di energia solare. Balabhadra Dasa aprì i lavori della conferenza. Parlò della necessità dell’ISKCON di disporre di una struttura sociale che sia un rifugio rispetto al mondo esterno, una sistemazione dove i devoti possano vivere e crescere i loro figli serenamente in modo che anch’essi possano essere coscienti di Krishna.

Srila Prabhupada immaginò questa struttura sociale nell’ambito di una vita basata sull’agricoltura o vita di villaggio, dove le mucche e la terra forniscono tutto ciò che è necessario. Le nostre comunità agricole sono perciò necessarie perché costituiscono il punto di partenza per sviluppare l’autosufficienza. Nel 1974 in una lettera Prabhupada scriveva: I nostri progetti di fattorie agricole sono una parte di grandissima importanza del nostro Movimento. Dobbiamo diventare autosufficienti coltivando i nostri cereali e producendo il nostro latte, cosicché la povertà non sia più un problema. Perciò sviluppate queste comunità agricole il più possibile. Esse dovrebbero essere sviluppate come associazioni ideali basate sui prodotti naturali e non su quelli industriali. L’industria ha creato solo ateismo, perché le persone pensano di poter costruire tutto ciò di cui hanno bisogno. La nostra filosofia contenuta nella Bhagavad-gita insegna che gli uomini e gli animali devono disporre di cibo per mantenere i propri corpi.

La produzione del cibo dipende dalle piogge e la pioggia naturalmente dipende dal cantare Hare Krishna. Perciò fate che tutti cantino Hare Krishna, abbiano del buon cibo e mantengano i loro corpi forti e in salute. Questa è lo stile di vita ideale. Poiché i prezzi dei carburanti fanno salire il prezzo dei generi alimentari e più in generale il costo della vita, un numero sempre maggiore di persone vedranno nelle fattorie agricole la risposta ad una vita sempre più difficile. Anziché sforzare il proprio bilancio per acquistare i cibi essenziali, le persone possono coltivare il proprio cibo, che sarà certamente fresco. Invece di viaggiare per molti chilometri consumando carburante per recarsi al lavoro, le persone possono lavorare nella fattoria e procurarsi il necessario. Invece di andare in macchina al supermercato a comprare latte pieno di ormoni e di antibiotici somministrati agli animali, le persone possono mungere la propria mucca allevata in modo naturale. Invece di respirare l’aria contaminata delle città, si potrà respirare aria pulita per una vita più sana".

Nelle fattorie agricole la vita materiale è più semplice e resta tempo per meditare sul significato spirituale della vita. Nelle isole Mauritius nel 1975 Srila Prabhupada disse: “A parte questo, l’idea che vi dò è che voi potete cominciare ovunque, ovunque, in ogni parte del mondo. Non ha importanza. Producete il vostro cibo dove vivete. Procuratevi direttamente gli abiti e abbiate latte e verdure a sufficienza. Cosa volete di più? E cantate Hare Krishna. Questa è la civiltà vedica: vita semplice, pensiero elevato.” Tra le fattorie ISKCON europee New Vraja-dhama è quella più avanzata nell’autosufficienza. La riunione comprendeva una relazione sulle attività di New Vraja-dhama, svolta da Gaura Sakti Dasa, presidente della comunità agricola. Da giugno ad ottobre, la comunità composta di 120 persone consuma esclusivamente prodotti freschi della fattoria e durante i mesi invernali è autosufficiente per quanto riguarda i cereali e le patate. Recentemente i devoti hanno costruito un magazzino per l’inverno composto da tre vani, di 45 metri per 6 metri ciascuno.

Duemila alberi da frutto producono grande varietà di frutta e otto devoti si occupano dei due ettari coltivati a verdura. Cinque coppie di buoi sono attive ed eseguono la maggior parte dei lavori della fattoria. “Haladhara, Thakur, gaccha!” Haladhara, Thakur, vama!” Gli addetti ai buoi di New Vrajadhama usano parole sanscrite per gli ordini dati a voce. Anthardi Dasa, carrettiere di New Vrajadhama, dimostrò la sua capacità di controllare la coppia di giovani buoi servendosi dei comandi dati a voce. Durante il nostro giro del primo giorno ci mostrò l’addestramento di una giovane coppia, ma il giorno dopo vedemmo una matura coppia di buoi completamente addestrata arare un campo. La coppia giovane esegue lavori leggeri. Noi li vedemmo trascinare fieramente un carro carico di spazzatura.

I percorsi guidati sono stati un’ispirazione perché hanno messo in evidenza le possibilità di ogni fattoria ISKCON. Anche altre fattorie si presentarono. Varnasrama Dasa parlò del successo dell’attività del mulino che sostiene la fattoria ceca, dove i devoti producono tutta la loro farina dal grano che coltivano. Vendono anche la farina e preparano dolcetti prasadam, che vendono e distribuiscono. Haladhara Dasa, che partecipa al progetto della fattoria in Cornovaglia, in Inghilterra, presentò l’attività del Govardhan Whole Food che sostiene il loro progetto. Le confezioni in scatola d’insalata che hanno un basso costo di produzione danno un buon guadagno. Oltre alla produzione alimentare i partecipanti alla conferenza discussero dei metodi di costruzione e degli alloggi.

Importanza Spirituale

Balabhadra Dasa e Sivarama Swami, un guru dell’ISKCON che fa parte dei GBC ed è la guida spirituale di New Vraja-dhama, parlarono dell’importanza spirituale dei progetti delle fattorie. Sivarama Swami disse che per realizzare la protezione della mucca c’è bisogno di protettori della mucca e che questi devono essere protetti per poter proteggere le mucche. Per assicurare questa protezione e permettere che cresca c’è bisogno del sistema sociale del varnasrama, di cui la protezione della mucca è parte integrante. Come Balabhadra Dasa spiegò, l’intero ciclo della preparazione della terra con i buoi, della semina, della coltivazione, del raccolto ed infine dell’offerta a Radha-Syamasundara, le Divinità che presiedono New Vraja-dhama, è la perfezione della vita spirituale. Quando lasciammo l’Europa per tornare nella nostra fattoria negli Stati Uniti d’America portammo con noi del cibo donatoci per il viaggio. Biscotti e preparazioni cotte al forno fatte con i cereali coltivati nella fattoria Krisnuv Dvur della Repubblica ceca ed anche frutta conservata e miele prodotti dalla fattoria ungherese di New Vraja-dhama, ci fecero ricordare quanto salutari e deliziose fossero le preparazioni fatte in casa, specialmente se paragonate al menu servito sull’aereo. Abbiamo lasciato da parte alcuni dolci e li consumiamo con parsimonia poco alla volta. Ci ricordano i devoti europei che hanno preso seriamente a cuore la visione di Srila Prabhupada di una vita semplice e di pensiero elevato coscienti di Krishna – basati sulla terra, la mucca e Krishna.

 

Se volete sapere di più dell’ISCOWP, potete visitare il sito www.iscowp.org

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