2 NOVEMBRE 2024 - Apparizione
La Storia di Rasikananda Prabhu
di Satyaraja dasa
Rasika Murari Patnaik, altrimenti conosciuto come Rasikananda Prabhu, nacque nel 1590, cinquantasei anni dopo la fine delle gloriose attività di Sri Caitanya Mahaprabhu sulla Terra. Rasikananda nacque in una famiglia di importanti zamindar (latifondisti) a Royni, nelle vicinanze del fiume Suvarnarekha, in quello che è conosciuto oggi come il distretto di Medinipur nel Bengala Sudoccidentale. Quello fu un periodo particolarmente glorioso nella storia del vaisnavismo gaudiya, la successione disciplica di devoti di Sri Krishna nella linea di Sri Caitanya Mahaprabhu. I sei Gosvami di Vrindavana avevano compilato una considerevole quantità di trattati in lingua sanscrita nella forma di poemi, trattati di storia, di filosofia e di estetica come il mondo non aveva mai visto prima di allora. Nello stesso periodo Jiva Gosvami aveva costituito una grande comunità vaisnava a Vrindavana e aveva inviato i suoi tre migliori discepoli—Narottama Dasa Thakura, Srinivasa Acarya e Syamananda Prabhu—nell'India del Nord per diffondere gli insegnamenti dei Gosvami. Durante questa nobile missione Syamananda incontrò il diciottenne Rasika Murari e lo iniziò alla coscienza di Krishna, dandogli il nome di Rasikananda. Gli insegnamenti dei Gosvami toccarono il cuore pio del giovane proprietario terriero che dedicò la sua vita a Sri Krishna nel momento in cui incontrò il suo illustre maestro. L'incontro tra Syamananda e il giovane Rasikananda è narrato nel Rasika Mangala di Gopijanavallabha, un testo del diciassettesimo secolo sulla vita di Rasikananda. Syamananda e Rasikananda, quando si videro, riconobbero un legame che trascende il tempo. Rasikananda corse verso il suo futuro maestro e cadde ai suoi piedi dicendo: "Tu sei il mio eterno salvatore e Krishna ti ha finalmente inviato a redimermi". Syamananda Prabhu, dal suo canto, sorrise con grande soddisfazione ed esclamò deciso: "Ho trovato il futuro del vaisnavismo"! Rasikananda era un uomo sposato, e così anche sua moglie, Iccha Devi, prese l'iniziazione da Syamananda Prabhu ricevendo il nome di Syama Dasi. Syamananda disse loro di cantare costantemente il mahamantra: Hare Krishna, Hare Krishna, Krishna Krishna, Hare Hare/ Hare Rama, Hare Rama, Rama Rama, Hare Hare. Poco dopo l'iniziazione di Syama Dasi, la coppia lasciò Royni per la vicina Kasipur, una città con un forte flusso di gente facoltosa. Qualche tempo dopo Syamananda si recò a fare visita ai suoi due discepoli a Kasipur e portò loro una bella Divinità di Sri Krishna: Sri Gopijanavallabha. Così, vedendo con quanto amore i suoi discepoli adoravano la nuova Divinità, Syamananda rinominò la città Gopiballabhpur (la città di Gopivallabha) e elargì a tutti i cittadini la benedizione di sviluppare lo stesso amore per la Divinità che Rasikananda e sua moglie sentivano. Egli chiese a Rasikananda di diffondere la coscienza di Krishna vigorosamente e nominò Syama Dasi sacerdotessa principale del tempio. Quindi Syamananda partì dopo aver piantato un seme che crebbe rigoglioso in Rasikananda, tanto che questi costituì un'imparagonabile organizzazione per la diffusione della coscienza di Krishna. Lui e sua moglie lavorarono in squadra e insieme avvicinarono centinaia di migliaia di persone pie agli insegnamenti della coscienza di Krishna.
Vaisnava Syamanandi
Secondo lo storico Ramakanta Chakravarti, "Rasikamurari è forse stato colui che, al suo tempo, ha convertito con più successo la gente al vaisnavismo". Il suo entusiasmo era tale che all'epoca della sua morte nella regione di Medinipur si era formato un distinto gruppo di vaisnava nel sentimento di Syamananda, il suo guru. Questi vaisnava Syamanandi, come furono chiamati, svilupparono un loro stile nel vestire, nel cucinare, nel segnarsi la fronte con il tilaka e nella costruzione dei templi. Rasikananda rese talmente popolare il vaisnavismo da far sì che nascesse un intero substrato culturale basato sui tali principi. Con Gopiballabhpur come centro dei vaisnava Syamanandi, Rasikananda trascorse quarant'anni aiutando la gente a constatare il gran valore della coscienza di Krishna. Raccolse discepoli tra grandi re e tra empi furfanti, tra i brahmana e tra gli sudra. Ignorò totalmente le caste e le qualifiche; donò ad ognuno il gusto per il vaisnavismo. Le storie classiche risalenti a quel periodo come il Syamananda Prakasa e il Rasika Mangala, raccontano come lui e sua moglie con l'aiuto di alcuni discepoli influenti misero fine al sacrificio degli animali nelle aree non vaisnava e convinsero la gente in tutto l'Orissa e nei villaggi confinanti della validità del messaggio di Caitanya Mahaprabhu. Con la sua conoscenza, il suo carisma e la sua purezza impegnò musulmani, buddhisti e diverse sette dell'Induismo al servizio di Sri Krishna. Nei suoi ultimi anni, Rasikananda scrisse un poema in sanscrito sulla vita della persona che gli aveva insegnato tutto quello che sapeva. Il lavoro è intitolato Syamananda Satakam e resta l'opera più autorevole sulla vita di Syamananda. Radhananda, il figlio maggiore di Rasikananda, che ereditò il tempio di Gopivallabha da sua madre, scrisse un famoso libro chiamato RadhaGovinda Karya, un bel poema devozionale modellato sulla Gita Govinda di Jayadeva. Suo figlio maggiore Nayananda, sebbene seguì le orme di suo nonno diventando un maestro entusiasta non lasciò opere letterarie per i posteri. Verso la fine della sua vita, Rasikananda si stabilirà a Remuna, in Orissa, dove rimase affascinato dalla divinità di Gopinatha (Krishna). Si dice che trascorresse giorno e notte a guardare la bella Divinità. Recitava il maha-mantra e sedeva attonito, balbettando e versando lacrime d'amore. Indicava la Divinità come per dire agli altri: "Non vedete? Non vedete?" Ma nessuno poteva scorgere cosa lui stesse vedendo. Dopo aver speso la sua vita diffondendo gli insegnamenti di Sri Caitanya e stabilendo delle solide basi per il futuro del vaisnavismo era contento di trascorrere il suo tempo in compagnia del Signore della sua vita.