Intervista all'Ambasciatrice indiana in Italia

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Lascia che il mondo venga a Mayapur

Lascia che il mondo intero venga a Mayapur (GUARDA)

Prabhupada-lila

10 marzo 1976, Mayapur

Hari Sauri: Verso mezzogiorno sono arrivati ​​otto pullman con circa 350 devoti dal Nord America. Tra loro c'erano diversi sannyasi, Tripurari, Vishnujana, Gurudasa, Revatinandana e Parivrajakacarya.

Molti dei nuovi arrivati ​​sono stati ospitati nel nuovo edificio, dove i lavori di costruzione sono stati interrotti. Il primo piano è stato gettato e Jayapataka Maharaja ha predisposto rifugi temporanei fatti di bambù spaccato e teloni da erigere sopra il cemento nudo. Le strutture sono tristemente inadeguate. I devoti devono lavarsi con pompe manuali e i bagni sono semplicemente buchi nel terreno, ma a loro non sembra importare. Sono felici solo di essere qui nel sacro dhama con Srila Prabhupada.

Janananda Dasa: Siamo stati messi in stanze lungo la parete frontale, otto o dieci per stanza. Ho dormito sulla veranda la prima notte e sono stato quasi mangiato vivo dalle zanzare. La mattina dopo i devoti dissero che non avevano mai visto nessuno con così tanti morsi. Tutto il mio corpo era gonfio. Ma non mi importava. Non mi dispiaceva nemmeno correre in bagno ogni ora con la diarrea, perché l'idea stessa del festival era quella di avere l'associazione di Srila Prabhupada.

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